ECUMENISMO/DIALOGO
In breve
Taizé: i giovani incontrano l'Europa
40.000 giovani di tutta l'Europa e di altri continenti si riuniranno a Bruxelles dal 29 dicembre al 2 gennaio su invito della comunità di Taizé. Dopo Ginevra, Zagabria, Milano, Lisbona, Amburgo, il meeting di Bruxelles sarà il 31° incontro europeo dei giovani animato da Taizé. Questa nuova tappa farà seguito ad un recente incontro in Africa, a Nairobi in Kenya che dal 26 al 30 novembre ha raccolto 7000 giovani da 15 paesi africani. Fra gli iscritti all'incontro di Bruxelles, ad oggi si contano: 510 dal Portogallo, 600 dalla Spagna, 2000 francesi, 1500 italiani, 2000 tedeschi, 900 lituani, 650 sloveni, 9200 polacchi, 300 russi. 180 sono i punti di accoglienza da Malines a Nivelles, da Alost a Louvain. Alla organizzazione dell'evento collaborano le Chiese cattoliche, protestanti e ortodosse del Belgio. "L'incontro di Bruxelles - si legge in una nota di Taizé - sarà una nuova tappa del pellegrinaggio di fiducia sulla terra avviato trenta anni fa da frère Roger, il fondatore della comunità di Taizé". "Tutti possono partecipare ad una civilizzazione segnata non dalla sfiducia ma dalla fiducia. Nella storia talvolta sono state sufficienti poche persone per far pendere la bilancia verso la pace", scrive frère Alois nella sua lettera che sarà tradotta in una trentina di lingue e che i giovani troveranno al loro arrivo a Bruxelles. Nei pomeriggi del 30 e del 31 dicembre sono in programma 19 momenti di incontro dove saranno proposti temi di riflessione su vari argomenti, dalla ricerca di Dio, a temi di attualità come la crisi finanziaria e la sofferenza. L'incontro di Bruxelles non poteva non prevedere quest'anno momenti di incontro con l'Unione Europa: due gli appuntamenti previsti. Il primo su "L'Europa, comunità di valori, comunità accogliente" al quale parteciperà anche il vice presidente della Commissione Europea, Jacques Barrot. Il secondo sul tema "L'Unione Europea e le giovani generazioni" con Jan Figel, commissario europeo, e il vescovo Adrianus van Luyn, presidente della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) .
Ue: le Chiese per una "economia più verde"
"Costruire un'economia più verde": è la richiesta che il capo della Comunione anglicana, l'arcivescovo della Chiesa di Svezia e il presidente della Chiesa evangelica in Germania rivolgono ai leader dell'Ue. Alla vigilia del vertice europeo in corso a Bruxelles, Rowan Williams, Anders Rejrd e il vescovo Huber hanno scritto una lettera al presidente del Consiglio Ue Nicolas Sarkozy, chiedendogli di garantire che "le considerazioni sul clima non vengano marginalizzate nella ricerca di soluzioni a breve e medio termine di fronte alle pressioni economiche". Esprimendo preoccupazione per il tentativo di alcuni governi di "aumentare la quota di crediti per le emissioni di carbonio comprandoli dai Pvs anziché cercare di diminuire le proprie emissioni", i leader delle Chiese chiedono ai governi Ue un "approccio più olistico alla crescita economica". "La scelta non è tra crescita economica e protezione ambientale - osservano -. Le nostre fortune economiche ambientali sono inestricabilmente legate". "L'attuale crisi finanziaria e la recessione economica più che una minaccia costituiscono un'opportunità per creare oggi l'economia a basso utilizzo di carbone di domani" concludono i leader delle Chiese, richiamando il pacchetto di misure per un'economia più verde annunciato dal presidente eletto Usa Barack Obama.
Francia: auguri per la festa del Sacrificio
I vescovi francesi hanno rivolto i loro "migliori auguri" ai responsabili della Comunità musulmana in Francia e ai credenti musulmani che l'8 dicembre hanno celebrato la "Giornata del Sacrificio", l'Aid el Kebir, in ricordo della sottomissione di Abramo al volere di "Allah" che ha accettato di sacrificare il figlio Isacco. In un messaggio firmato dal vescovo di Créteil mons. Michel Santier, presidente del Consiglio episcopale per le relazioni interreligiose, si ricorda che anche i cristiani si stanno avvicinando alla festa di Natale, "festa della nascita di Gesù, il Messia". "Possa questo tempo di feste - scrive il vescovo - essere occasione per superare i pregiudizi, le idee preconcette che talvolta suscitano malintese e paure. Possa quindi questo tempo di feste favorire incontri per tessere legami di fraternità e amicizia nel rispetto reciproco".
Anglicani: primo strappo alla Comunione
Leader della Chiesa anglicana degli Stati Uniti e del Canada stanno lavorando alla costituzione di una nuova "Provincia anglicana del Nord America" con lo scopo di accogliere tutti coloro che in questi ultimi anni non sono stati d'accordo con le decisioni prese dalla Chiesa episcopaliana degli Usa e del Canada in materia di omosessualità (per informazioni
www.united-anglicans.org). L'iniziativa è stata salutata positivamente dai primati che aderiscono alla "Gafcon" (Global Anglican future), organizzazione nata questa estate a Gerusalemme per manifestare il proprio dissenso e disagio alla sede di Canterbury. "Accogliamo la notizia - si legge in un comunicato - e sosteniamo pienamente questo sviluppo con la nostra preghiera e benedizione, poiché dimostra la determinazione di questi fedeli cristiani di rimanere anglicani autentici".
Da:
http://www.agensir.it/